Lo scopo del curriculumvitae (vedi anche il CurriculumUSA, il formato per il curriculum italiano ed il CurriculumEuropass) è di informare i potenziali datoridilavoro delle qualifiche del candidato in cerca di lavoro e dell’esperienza che ha l’aspirante per occupare una determinata posizione.
Nel RegnoUnito troviamo un modello di curriculumbreve (di solito un massimo di 2 lati del formatoA4), e quindi contiene solo una sintesi della storia di lavoro del cercatore di lavoro, le qualifiche e alcune informazioni personali. Questo modello è quello preferito dalle aziende grazie alla facilità per identificare il candidato idoneo e agevolare la procedura di selezione. Il CV viene aggiornato sovente per cambiare l’enfasi delle informazioni in base alla particolare posizione per la quale il candidato si candida. Molti curriculum contengono le parolechiave che potenziali datori di lavoro potrebbero riprendere e visualizza il contenuto di queste parole chiave nel modo più lusinghiero dando una spazzolatura alle informazioni negative come potrebbero essere. Un CV può anche essere esteso per includere una pagina in più per elencare le pubblicazioni del cercatore di lavoro nel caso queste siano importanti per un lavoro (come sarebbe il caso dei giornalisti o i ricercatori unoversitari).
Vantaggi del cv con foto
La foto rende il vostro cv più personale.
La foto personalizza il vostro percorso professionale sul cv
Se siete convocati a un colloquio di lavoro, la foto permette al reclutatore di ricordarsi di voi al momento della selezione.
Se decidete di allegare una foto al vostro cv, ecco alcuni consigli utili:
Scegliete una foto attuale (formato passaporto)
La foto deve essere professionale. Non va bene una foto di famiglia, foto con occhiali da sole o dove si intravedono delle palme o foto delle vacanze
Se inviate la vostra candidatura via e-mail, la foto deve essere di buona qualità e le dimensioni del file non devono essere troppo grandi (al massimo 100 kb).
Negli Stati Uniti e in Canada,il CV è utilizzato in particolare nei circoliaccademici e nelle carrieremediche ed è molto più completo che in UK. Il curriculum rèsumè invece è usato per la maggior parte delle campagne di reclutamento ed è molto più breve e sintetico. Nel primo caso si prevede di includere una lista completa di storia professionale, compresi tutti i termini di servizio, credenziali accademiche, pubblicazioni, contributi o risultati significativo in tutte le aree di competenza. In alcune professioni, si può includere anche esempi del lavoro della persona e può estendersi per molte pagine. Vedi un esempio di curriculum vitae in Italiano.
In Italia non ci sono regole stabilite quando bisogna redigere un curriculum, ma si tende a prediligere testi brevi (max 2 pagine) e predisposti seguendo un ordine cronologico. Solitamente non contengono fotografie. In un buon curriculum dovrebbe comprendere, in ordine cronologico, gli attinenti dati personali (incluso il numero di telefono) e i dati sulla formazione, l’esperienza lavorativa e ambiti di competenza.
Pubblicato da Salvatore - 12/11/11 alle 11:11:13 am
Quando si parla di formato del curriculum vitae, spesso, non sempre si riesce a comprendere di cosa si parla esattamente. Se il curriculum si dovesse redigere nel formato tradizionale, vale a dire con carta e penna, allora non avremmo dubbi in tal senso. Infatti, quando parliamo di formato, sono due i singnificati del termine che intendiamo: uno, fa riferimento all’estensione del fine, l’altro alla dimensione del foglio su cui il candidato dovrà cominciare a stendere il proprio curriculum vitae.
Per redigere il curriculum si possono utilizzare diversi programmi, come ad esempio Microsoft office ( il più usato), google doc e tanti altri programmi di scrittura. A prescindere dal programma che decidiate di adoperare, non dimenticate mai di provvedere alla conversione nel formato PDF del documento appena redatto. Inoltre, tenete sempre una copia del documento nel formato utilizzato per redigere il vostro CV, così, in futuro se sarà necessario, avrete modo di apportare delle modifiche in seguito alle esperienze lavorative che nel tempo riuscirete a maturare. Quando convertite in PDF il documento doc, evitate di proteggere il documento. Se non vi sono delle ragioni particolari, potreste lasciare libero per un eventuale copia e incolla il documento, in caso contrario potreste optare per la sua protezione dalla stampa.
Per quanto concerne il formato di stampa, si consiglia sempre di usare il formato A4 in verticale, in quanto il formato orizzontale vie ne di solito usato da persone esperte o professionisti nel campo del web design.
Altro importante aspetto che riguarda il formato da adoperare quando bisogna creare un curriculum vitae è la scelta del Font. Come sappiamo ce ne sono di diverse tipologie e spesso la scelta varia da persona a persona. Sicuramente, uno dei font più usati, forse perché uno tra i più belli sul piano estetico e della forma è il Times new roman. Oggettivamente nessuno vi scarterebbe in base all’utilizzazione del Times, di conseguenza se vi piace lo stile classico, potete mantenerlo senza grosse preoccupazioni.
Un altro font che spesso viene utilizzato, è il Courrier new. Anche l’Arial è un carattere raccomandato, in quanto si presenta ben ordinato ed efficace agli occhi del lettore, dando anche un senso di serietà al contenuto del vostro curriculum vitae. Il carattere Georgia può anch’essere una valida alternativa che si può prendere in considerazione, se si desidera rompere con la monotonia del solito Times new roman. Dopo aver scelto il font da usare per redigere il proprio curriculum vitae, il candidato dovrà provvedere alla sua personalizzazione e a dare una determinata visibilità alle sue informazioni scegliendo lo spazio giusto.
Magari se vi siete laureato da poco, potreste inserire il titolo acquisito da poco nella prima pagina. Se invece è passata parecchia acqua sotto i ponti dal giorno in cui vi hanno proclamato dottore, allora in prima pagine è meglio inserire le ultime esperienza lavorative che avete maturato. Man mano che il curriculum assumerà un certa dimensione, i lavori si succederanno, allora a poco a poco potrete tralasciare le notizie meno utili, levandole a seconda del destinatario a cui indirizzare il vostro curriculum.
Un colloquiodilavoro è la parte più importante una proceduradiselezione (vedi anche curriculum vitae) di personale perché in genere precede la decisione di assunzione, e viene utilizzato per valutareilcandidato. L’intervista è di solito preceduta dalla valutazione del curriculum vitae presentato dai candidati interessati al postodilavoro, quindi selezionando un numero ristretto di candidati per i colloqui. Le potenziali opportunità di colloquiodilavoro comprendono anche eventi di networking e fiere di carriera. Il colloquiodilavoro è considerato uno degli strumenti più utili per valutare potenziali dipendenti. Il colloquio consente inoltre al candidato di valutare la culturaaziendale e le esigenze del lavoro.
Varirounddicolloqui di lavoro possono essere utilizzati nel caso ci siano molti candidati o il lavoro sia particolarmente impegnativo o desiderabile. Un modo comune di colloquio iniziale è l’intervista telefonica, un colloquio di lavoro condotto per telefono. Questo avviene specialmente quando i candidati non vivono in prossimità del datore di lavoro e quest’ultimo ha il vantaggio di mantenere bassi i costi per entrambe le parti. Una volta che tutti i candidati sono stati intervistati, il datore di lavoro sceglie in genere il candidato più desiderabile e inizia la negoziazione di un’offertadilavoro.
Nell’Unioneeuropea, c’è stato un tentativo di sviluppare un modello standardizzato curriculum vitae noto come CurriculumEuropass (nel 2004 dal Parlamentoeuropeo e Commissioneeuropea) e promossa dall’Unione europea per facilitare la migrazione di qualificati tra i paesi membri, anche se questo non è ampiamente usato nella maggior parte dei contesti. Il sistema EuropassCV è destinato ad essere altrettanto utile per i datori di lavoro e prestatori di educazione e a studenti e disoccupati. È stato progettato per aiutarli a capire ciò che la gente che cambia un paese europeo per un altro ha da offrire al suo datore di lavoro, superando le barriere linguistiche. I documentiEuropass includono un riconoscimento per le esperienze educative non accreditate e l’esperienza lavorativa.
Comecambiarelavoro? È una domanda che molti internauti rivolgono spesso alla rete. Soprattutto le persone giovani che dopo aver compilato il loro curriculumvitaee aver raggiunto ilprimolavoro non trovano quello che aspettavano e sentono la tentazione di scappare. La prima cosa da fare prima di cambiarelavoro è informarsi bene e chiarire i nostri obiettivi. Vi proponiamo una lista di consigli su come cambiare lavoro che riteniamo molto utile, arriva da jobsearch.
1. Valuta il livello di soddisfazione nel lavoro attuale. Dal momento della decisione di cambiaredilavoro sarebbe idoneo tenere un diario giornaliero rispondendo a domande come: Quali aspetti del mio attuale lavoro mi piacciono? Quali non? Come è il mio rapporto con le persone? Mi riconosco nella cultura aziendale?
2. Valutare i tuoi interessi, valori e competenze. Elabora una recensione di ruoli passati nei quali ha sentito una sensazione di successo.
3. Elabora una lista di idee per lavorialternativi e cerca un appoggio in famiglia. Non lasciare mai un posto di lavoro se non conti con una lista ben munita di alternative o se non conti con l’appoggio della tua famiglia.
4. Individua il settore che unisce tutte le aziende “alternative” della tua lista e cerca di approfondire nella specializzazione di questo campo, trovando una nicchia ancora più piccola dentro al tuo stesso settore.
5. Leggi il più possibile su questo settore e cerca di raggiungere contatti personali con professionisti di quelle aree. Non dimenticare i socialnetwork!
6. Una pratica comune negli Stati Uniti è il shadowworker. Cioè la persona che lavora per un brevissimo periodo di tempo in una azienda affiancandosi ad un’altra persona che svolge il lavoro per il quale la prima sta concorrendo. In questo caso l’azienda deve essere molto interessata a fornire informazione al candidato. È una pratica utile per realizzare se è il nostro lavoro perfetto. Peccato che in Italia pochissime aziende accettino questo sistema.
8. Esaminare le opportunitàeducative che offre il nuovo campo. Considerare l’iscrizione ad un corso serale in una istituzione educativa vicina a casa dove poter studiare brevi corsi specializzati in tecniche che potrebbero tornarci utili nel prossimo lavoro
9. Cerchiamo sempre di dare una nuovaopportunità al vecchio lavoro. Succede spesso che chi non segue i primi otto consigli si ritrova a cambiare lavoro quando in realtà poteva benissimo risolvere le sue necessità nel posto attuale. Verifichiamo una e più volte che quello che vogliamo sia proprio impossibile nel attuale lavoro. Prima, ovviamente, dobbiamo avere molto chiaro cos’è quel che vogliamo.
10. Finalmente considerare i ruolialternativi all’interno del vostro settore/compagnia attuale utilizzando la conoscenza del settore che già avete. Se nemmeno così siete convinti a restare fate il salto. Con degli obiettivi chiari arriverete in porto prima di chiunque altro.
1. Valuta il livello di soddisfazione nel lavoro attuale. Dal momento della decisione di cambiare di lavoro sarebbe idoneo tenere un diario giornaliero rispondendo a domande come: Quali aspetti del mio attuale lavoro mi piacciono? Quali non? Come è il mio rapporto con le persone? Mi riconosco nella cultura aziendale?
2. Valutare i tuoi interessi, valori e competenze. Elabora una recensione di ruoli passati nei quali ha sentito una sensazione di successo.
3. Elabora una lista di idee per lavori alternativi e cerca un appoggio in famiglia. Non lasciare mai un posto di lavoro se non conti con una lista ben munita di alternative o se non conti con l’appoggio della tua famiglia.
4. Individua il settore che unisce tutte le aziende “alternative” della tua lista e cerca di approfondire nella specializzazione di questo campo, trovando una nicchia ancora più piccola dentro al tuo stesso settore.
5. Leggi il più possibile su questo settore e cerca di raggiungere contattipersonali con professionisti di quelle aree. Non dimenticare i socialnetwork!
6. Una pratica comune negli Stati Uniti è il shadowworker. Cioè la persona che lavora per un brevissimo periodo di tempo in una azienda affiancandosi ad un’altra persona che svolge il lavoro per il quale la prima sta concorrendo. In questo caso l’azienda deve essere molto interessata a fornire informazione al candidato. È una pratica utile per realizzare se è il nostro lavoro perfetto. Peccato che in Italia pochissime aziende accettino questo sistema.
8. Esaminare le opportunitàeducative che offre il nuovo campo. Considerare l’iscrizione ad un corso serale in una istituzione educativa vicina a casa dove poter studiare brevi corsi specializzati in tecniche che potrebbero tornarci utili nel prossimo lavoro
9. Cerchiamo sempre di dare una nuova opportunità al vecchio lavoro. Succede spesso che chi non segue i primi otto consigli si ritrova a cambiare lavoro quando in realtà poteva benissimo risolvere le sue necessità nel posto attuale. Verifichiamo una e più volte che quello che vogliamo sia proprio impossibile nel attuale lavoro. Prima, ovviamente, dobbiamo avere molto chiaro cos’è quel che vogliamo.
10. Finalmente considerare i ruolialternativi all’interno del vostro settore/compagnia attuale utilizzando la conoscenza del settore che già avete. Se nemmeno così siete convinti a restare fate il salto. Con degli obiettivi chiari arriverete in porto prima di chiunque altro.
La coveringletter viene spesso richiesta da un possibile datoredilavoro nel momento di selezionare il personale. La lettera di presentazione o coveringletter accompagna normalmente il curriculumvitae e svolge una funzione specifica: quella di presentarsi a potenziali datori di lavoro e spiegare loro la nostra idoneità per la posizione desiderata. I datori di lavoro possono cercare caratteristiche speciali che vanno oltre a quelle elencate nel curriculum e molte volte i dipartimenti di risorse umane sono incapaci di effettuare uno screening vero e proprio tra le centinaia di curriculum che arrivano con le stesse caratteristiche. Dunque molte aziende richiedono una coveringletter per offrire al candidato la possibilità di differenziarsi e spiccare sopra gli altri concorrenti. Scrivere una coveringletter è quasi tanto importante come compilare il CV nel modo adeguato e bisogna sempre aggiornala. Ogni posto di lavoro per il quale voglia concorrere deve avere la sua giusta coveringletter.
Per evitare errorinelcurriculum vitaeche potrebbero costarci l’opportunità di lavorare nella posizione o azienda che desideriamo ecco alcuni consigli su come identificarli:
L’importanza di avere un Curriculum Vitae redatto appositamente per il lavoro che al cui stiamo applicando, non può mai essere sottolineato abbastanza. Il modo migliore per farlo è usare le stesse parole chiave che il datore di lavoro ha messo in luce nella sua pubblicità per il lavoro specifico. Queste parole chiave potrebbero essere competenze, qualifiche o esperienze.
Il Curriculum Vitae è troppo lungo – se il vostro Curriculum Vitae ha due pagine allora è decisamente troppo lungo. Uno degli errori più comuni di persone, per lo più con molta esperienza, è che insistono nel scrivere ogni esperienza che hanno acquisito nella loro vita professionale. In realtà, tutto ciò che serve è negli ultimi dieci anni o in quelle esperienze che hanno direttamente a che fare con il posto di lavoro desiderato.
Il Curriculum Vitae è in stile sbagliato – Verificate con attenzione le esigenze del lavoro e scoprire quale è la migliore strada per scrivere in uno stile gradevole al datore di lavoro.
Il Curriculum Vitae è troppo vago – questo è un altro errore comune a tutti. I tuoi migliore attributi, quelli, che ti fanno il miglior candidato, devono essere in prima pagina.
Il Curriculum Vitae ha errori d’ ortografia / errori di grammatica. Niente di peggio da presentare in una azienda. Assumeresti mai nessuno che non rilegge neanche il suo stesso CV? No, direi proprio di no.